Roma, 6 ago. - L'Agenzia del Farmaco ha disposto il sequestro di 24 lotti di emoderivati, prodotti dall'azienda Kedrion, a scopo precauzionale dopo che due donatori, uno italiano e l'altro tedesco, hanno sviluppato una sospetta sindrome di Creutzfeldt Jakob, che nella variante bovina e' piu' nota col nome di "Mucca Pazza". Tuttavia, chiarisce Guido Rasi, direttore dell'Aifa, "non c'e' alcun rischio per la salute dei pazienti. Si tratta - spiega - solo un sequestro cautelativo e di assoluta routine. Le patologie non individuabili con un test vengono gestite seguendo il donatore di sangue per tutta la vita. Qualsiasi sintomo attribuibile a sindromi come la Creutzfeldt Jakob fa scattare le misure cautelative, ma in questo caso sembra che i due pazienti avessero patologie dai sintomi simili ma assolutamente non trasmissibili: per il paziente tedesco si parla addirittura di Alzheimer". In questi casi, ricorda Rasi, "l'Unione Europea consentirebbe l'utilizzo di questi lotti, mentre l'Italia, per estrema precauzione, li ritira comunque. In ogni caso nessun allarme, si tratta di un intervento di routine come ne effettuiamo tanti durante l'anno".
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07/08/11
SANGUE: AIFA RITIRA 24 LOTTI EMODERIVATI, "SOLO PRECAUZIONE"
Roma, 6 ago. - L'Agenzia del Farmaco ha disposto il sequestro di 24 lotti di emoderivati, prodotti dall'azienda Kedrion, a scopo precauzionale dopo che due donatori, uno italiano e l'altro tedesco, hanno sviluppato una sospetta sindrome di Creutzfeldt Jakob, che nella variante bovina e' piu' nota col nome di "Mucca Pazza". Tuttavia, chiarisce Guido Rasi, direttore dell'Aifa, "non c'e' alcun rischio per la salute dei pazienti. Si tratta - spiega - solo un sequestro cautelativo e di assoluta routine. Le patologie non individuabili con un test vengono gestite seguendo il donatore di sangue per tutta la vita. Qualsiasi sintomo attribuibile a sindromi come la Creutzfeldt Jakob fa scattare le misure cautelative, ma in questo caso sembra che i due pazienti avessero patologie dai sintomi simili ma assolutamente non trasmissibili: per il paziente tedesco si parla addirittura di Alzheimer". In questi casi, ricorda Rasi, "l'Unione Europea consentirebbe l'utilizzo di questi lotti, mentre l'Italia, per estrema precauzione, li ritira comunque. In ogni caso nessun allarme, si tratta di un intervento di routine come ne effettuiamo tanti durante l'anno".
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